È molto interessante la dichiarazione della figlia di maggiore tedesco Wehrmacht Fritz Haider, il quale operava durante la guerra, prima a Verona, in seguito, invece, a Trieste. Dopo la guerra si è trasferito a Belgio, dove lavorava come costruttore delle navi. Nel 1950 si è sposato e dal matrimonio è nata la figlia Ingrid. Ella viveva per 15 anni a Canada e durante il soggiorno in Europa la incuriosivano gli articoli sui giornali riferenti all’affondamento di Rex. Le sembrava di saperne di più lei stessa di quello che scrivevano i giornali. Il fatto l’ha spinta ad indagare sulla nave come storica e collaboratrice dei film.
Se vogliamo parlare del tesoro del Rex, nascosto in una delle sue cabine, dobbiamo andare indietro nel tempo, quando cadde il Regno d’Italia e Trieste venne occupata dai tedeschi. Accanto a questo dobbiamo ricordare anche la Risiera di San Sabba, luogo, dove accaddero fatti di estrema crudeltà. La Risiera del riso fu trasformata dai tedeschi nel crematorio, dove in un solo anno furono uccise e incenerite da 3000 a 5000 persone, soprattutto Ebrei, Sloveni, Italiani e Croati. Tra loro furono maggiormente persone intellettuali e autorevoli. I tedeschi le selezionavano nella Risiera. Alcuni furono uccisi subito, gli altri tuttavia, prevalentemente Ebrei furono trasportati, insieme ai loro averi con treni in Germania. Tra le preziosità c’erano anche gli oggetti presi dal Rex (quadri, tappeti, mobili e altro). L’oro e le pietre preziose invece furono nascoste dagli officiali tedeschi sul Rex. Dopo la guerra numerosi sommozzatori, sapendo del tesoro nascosto sulla nave, decisero di cercarlo. Gli ultimi ad averlo cercato erano i sommozzatori austriaci nelle vesti di presunti turisti, che come tutti gli altri se ne tornarono in superfice a mani vuote. Tuttavia sarebbe interessante sapere chi trovò e dove finì il tesoro della nave.
